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Andando in spiaggia

Marco mi aveva invitato al mare dai suoi un po’ di volte e finalmente avevo accettato.
Sabato mattina prendo il treno e arrivo a Camaiore verso le 10. Zainetto in spalla con costume e panino mi avvio verso casa di Marco. E’ una bella giornata di fine Giugno, c’è un bel sole e un venticello fresco che rende il caldo sopportabile.

Dopo 20 minuti arrivo alla casa e busso al citofono.
– Antonio?
– Si
– Sali

Salgo le scale a piedi, Marco mi aspetta sulla porta.
– Ciao! Finalmente, entra!

Entro in casa. E’ grande con un salone spazioso, un bel divano, poltrone e un balconcino con una vista sul mare.
– Vieni, ti faccio vedere la mia camera.

La camera di Marco è piccolina, ci sono 2 letti singoli, uno per lui e uno per il fratello.
– I miei sono già in spiaggia. Andiamo?
– Si, vai. Devo cambiarmi. Ho il costume qui nello zaino.

Mi giro per togliermi lo zaino, lo poso per terra e lo apro per tirare fuori il costume.
Mi giro per chiedere a Marco dov’è il bagno ma vedo che si sta togliendo la maglietta.
– Ah, ci cambiamo qui?
– Si dai, mica sarai timido?
– No figurati.

Ci togliamo la maglietta entrambi e iniziamo a sfilarci i pantaloni. Resto in mutande e vedo che Marco se le sta già sfilando. E’ lì, a petto nudo, senza mutande, che gira per la stanza cercando il suo costume. Io lo fisso mentre gira per la stanza con addosso solo i calzini. Marco ha un fisico da atleta. E’ alto 1 e 90, spalle muscolose, una schiena larga e delle gambe grossissime. Non ha un pelo, ne’ sul torace ne’ sulle gambe, mi chiedo come faccia. Vedo i suo fasci muscolari che si contraggono mentre si china per aprire l’ultimo cassetto, è proprio un bel ragazzo.
Prende il suo costume e si gira.
– Hai fatto? Tutto bene?

Sono in piedi in mezzo alla stanza, a torso nudo, senza pantaloni e mi accorgo in quel momento che sto avendo un erezione. Non mi era mai capitato di avere un erezione guardando un uomo prima d’ora. Mi sento in enorme imbarazzo, mentre Marco continua a guardarmi il mio cazzo si fa sempre più duro ed ormai non lo posso più nascondere.
– Allora, ti cambi?
– Si, si, un secondo.

Marco è lì, col suo costume in mano, nudo e non accenna a infilarsi il costume. Sta aspettando che io mi tolga le mutande. In quel momento, mentre guardo il suo corpo nudo e abbronzato comincia a salirmi una voglia di toccarlo, palparlo, baciarlo…

Mi tolgo pian piano le mutande, sapendo che Marco si sarebbe accorto del mio cazzo duro. Mi chino pian piano e sfilo le mutande da un piede, poi dall’altro, mi ritiro su e guardo verso il basso. Il mio cazzo non è mai stato così duro, neanche scopando la mia ragazza. Sento il sangue pulsare, vedo le vene intorno alla base sempre più grosse. La cappella punta verso l’alto come non aveva mai fatto.
Guardo Marco:
– Ah, ma ti depili?
– Eh, si. E’ meglio, sai sembra più grosso. Ma anche te?
– No no, io sono così di mio.

Marco non ha peli nemmeno sul pube. Ok, un po’ ne ha ma non abbastanza per coprire la base del suo cazzo. Lo vedo lì appeso, quasi molle, ma sembra che stia diventando duro. Le sue palle sono enormi, nemmeno un pelo, ma sembrano 2 albicocche, rosa. Ho una voglia di prenderle in bocca e succhiarle, ma Marco come la prenderebbe?

Faccio 2 passi verso di lui, ora siamo faccia a faccia. Siamo nudi, ci guardiamo da 10 centimetri e le nostre gambe si toccano. Il mio cazzo in tiro sfiora la pancia di lui, che non si tira indietro. Mi inginocchio per vedere il suo da vicino. E’ ancora mollo, ma vedo che sta pulsando.
– Cosa fai?
– Shhh, lascia fare a me.

Non so come, non so perché, ma avevo una voglia enorme di succhiare quel cazzo, farlo diventare duro, prenderlo tra le mie mani e segarlo, poi continuare a succhiarlo fino a far venire Marco. Mi avvicino con la bocca alla punta e do una leccatina alla punta. Sento che Marco ha un brivido. Prendo la pelle intorno alla cappella e la tiro indietro fino a scoprirla interamente. E’ rossa, come una ciliegia. Avvolgo la mia mano intorno al suo uccello, non riesco a crederci, è ancora mollo ma non sta nel mio palmo. Apro la bocca e inizio a infilarmelo dentro, prima la punta, poi la base, è quasi tutto dentro ma più di così non va. Le mie mani scivolano sotto le sue palle, inizio a massaggiarle, a stringere, mentre lui fa avanti e indietro con il suo pene, mi sta scopando la bocca, come se fosse una figa.

Lo sento gemere, mentre io continuo a massaggiargli le palle, le stringo e poi le lascio, me le passo sotto le dita…
Sento che il suo pene si sta facendo sempre più grosso nella mia bocca. Lo tiro fuori per guardarlo, è diventato bello grosso. Riesco a prenderlo a malapena nel mio pugno. E’ diventato lungo quasi quanto la mia faccia.

Lo stringo da sopra con una mano e inizio a segarlo lentamente. Vedo le palle sotto che dondolano, piano piano, dolcemente. Sento che si sta ingrossando sempre di più. Con l’altra mano scendo lungo il mio corpo e stringo il mio cazzo, sempre durissimo. Inizio a segarmi con una mano mentre l’altra sega lui. Sono in estasi. Mentre gli faccio una sega lo bacio sulle cosce, sul pube, sulla pancia. Sento Marco che geme e dice:
– Prendimelo in bocca.
Tolgo la mia mano dal suo pene e la passo sulla sua pancia, sulla schiena, e dietro fino al culo, stringo la sua chiappa nel mio palmo e lo spingo verso di me. Apro la bocca e il suo cazzo entra, inizio a a succhiarlo, avanti e indietro, sempre di più, cerco di prenderlo tutto in bocca, ora mi arriva in fondo al palato, spingo sempre di più, pian piano lo sento che scende in gola, inizio a sbavare, piccole gocce di saliva scendono dalla mia bocca mentre Marco geme sempre di più.
– Mi fai venire…

Allora inizio a succhiarlo sempre più forte, sempre più veloce. La mia lingua si muove intorno al suo cazzo, mentre lui mi scopa la bocca violentemente. Sento la sua cappella sbatter contro il mio palato, sulle mie guance, mentre con le mie mani stringo le sue chiappe muscolose. Sento che sta per venire e allora succhio ancora più forte, muovendo la testa avanti e indietro. Voglio il suo cazzo, voglio la sua sborra.
– Sborro, sborro.

Mentre tengo le mie mani sui suoi fianchi stringo la bocca per chiuderla intorno al suo pene. Sento che inizia a pulsare e all’improvviso un getto di liquido caldo mi entra in bocca, una, due, tre, non so quante volte. La mia bocca si riempie di liquido caldo mentre Marco geme e muove il suo cazzo avanti e indietro.
Ho la bocca piena di sborra ora. Mi sfilo piano piano il suo cazzo dalla bocca e lo guardo in faccia. Mentre lo guardo dritto negli occhi ingoio tutto quello che ho in bocca.
– Sei una troia.
– Sono la tua troia.